“Faccio il giornalista, ho realizzato un sogno? Non direi. Da bambino, mi sembrava il mestiere più bello del mondo: far conoscere le cose che accadono a chi non le sa ancora. Se poi fossi diventato una grande firma, avrei anche potuto esprimere la mia opinione, non solo raccontare i fatti. Io speravo di fare carriera e di arrivare a scrivere solo commenti. Non è andata così, pazienza. Anche l’idea che avevo del mestiere, d’altra parte, non corrisponde. Lo scopo di un giornale come il mio è attirare lettori e non importa se, per conseguire il risultato, tocca sacrificare più di qualche briciolo di verità. Il direttore mi dice che devo riempire per domani mezza pagina in cronaca e io scrivo qualcosa, e così mi guadagno il pane. Spesso non capisco nemmeno io di cosa si tratta in quello che scrivo, perché ho poco tempo e magari il soggetto è difficile. All’inizio, mi facevo scrupoli a tagliar corto e stavo su di notte per approfondire, poi ho visto che tanto, in impaginazione, mi t...
Della stessa autrice: "Per tua norma e deroga, E poi ci hanno dato la stella", Cleup 2019; "Il tappeto e la polvere, Brevi osservazioni sull'Esame di Stato", Cleup 2017. In libreria e su: bit.ly/normaderoga e bit.ly/VidaleIBS https://store.streetlib.com/it/nadia-vidale/per-tua-norma-e-deroga