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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

Guadagnare per espedienti

Di questi giorni abbiamo in Italia una redazione che approva la pubblicazione di una storia che commuove e indigna: una ragazza accetta di fare la “bidella” lontano da casa e riceve uno stipendio che non le consente di pagare l’affitto; è quindi costretta al pendolarismo, solo che per rientrare a casa impiega un tempo più lungo di quello in cui lavora, perché la casa è a Napoli e il lavoro a Milano. Se il caso è vero, è davvero raro. La vicenda va infatti inquadrata in un contesto assai diverso e del tutto ignoto ai non addetti ai lavori. In Italia è possibile essere assunti nelle scuole pubbliche ovunque ci sia un posto libero, iscrivendosi in una graduatoria dalla quale, quando arriva il proprio turno, si viene chiamati, inizialmente, per sostituire assenti (“supplenze”); con le supplenze si acquistano punti e essere chiamati diventa sempre più facile (e le supplenze sempre più lunghe). Il salto definitivo, l’ingresso nel “ruolo”, il contratto a tempo indeterminato che rende press

La bidella di Vigonza

È una storia di qualche anno fa che pare di ieri, anzi di oggi, e me l'ha fatta tornare in mente il fecondo parto del giornalista che ha scritto il commovente racconto della bidella che vive sul treno. Abbiamo 18 ore da coprire nel profilo dei collaboratori scolastici, collocate nei giorni più critici - mercoledì giovedì e sabato - e cominciamo a chiamare dalla graduatoria. La signora che risponde all’appello assume servizio il sabato mattina. La sua residenza è a 600 chilometri, ma conosce qualcuno da queste parti che l’aiuterà a sistemarsi. Purtroppo, però, il mercoledì successivo telefona che le si è ammalato il bambino e perciò oggi e domani starà a casa (D. Lgs. 151/2001, Disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità). C’è il certificato di un pediatra. Il sabato telefona di essere ammalata. Alla scuola arriva il certificato telematico della guardia medica, che non si sbilancia («riferita colica addominale»). Il medico avrà forse de