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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

18 febbraio, tutti in piazza!

Pare che, domani, l’Italia sarà fiorita di manifestazioni studentesche (è, come d’uso in queste occasioni, venerdì e moltissime scuole il giorno dopo non hanno lezioni in calendario) - e pure da qualche sciopero di lavoratori indetto all’ultim’ora, che se la causa è giusta bisogna esserci per forza.   Nel passato, ho dedicato molto tempo a far riflettere gli studenti sulle motivazioni che, anno dopo anno, regolarmente li chiamavano a raccolta per grandi manifestazioni, autogestioni, occupazioni.  Mi sembrava doveroso insistere a ragionare con loro che un’azione ha un perché e chi la compie, se agisce in modo socialmente responsabile, di quel perché deve farsi carico, deve, quantomeno, conoscerlo. Ciascun buon organizzatore sa invece che il successo di una manifestazione si misura dal numero dei partecipanti, mossi da un interesse che per lui poco conta che sia parassita (se domani non devo andare a scuola oggi ho il pomeriggio libero) o addirittura autolesionista (la perdita di ore