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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Memorie dal concorso docenti 2)

Ma, oggi, è la volta buona, i candidati sono tutti veri. Alle sette del mattino, mi accorgo che non sono ancora pronti gli elenchi dei candidati da affiggere all’esterno dell’edificio e mi dò a colla e forbici per snaturare un “elenco presenti” dai dati troppo personali - codici fiscali, date di nascita - e di quel che resta produco una scarna lista alfabetica di nomi possibilmente omonimi. Accolgo i primi candidati al cancello, mi faccio aiutare nell’affissione e intanto spiego la logistica delle aule - due a piano terra e una al terzo (sede centrale), una terza a piano terra, secondo plesso. Controllate l’elenco, vi prego, che è il primo filtro - capiti mai qualcuno che ha sbagliato sede. Mi distoglie l’angelo custode della giornata: Sei una dirigente troppo operaia, vieni via. Spartiti i candidati nei pressi dei luoghi di destinazione, passo per ciascun gruppo spiegando che l’Istituto non assume la custodia dei beni. L’informazione desta grandissima sorpresa. Sembra loro d

Memorie dal concorso docenti 1)

Lo so che il concorso ha un titolo di accesso e non lo possiedo. Dunque, perché non tentare? Oggi, quarta sessione di concorsone. Quattro laboratori interdetti alle attività didattiche ordinarie dal giorno prima; la nomina del comitato di vigilanza rifatta due volte, all’emergere di insospettabili situazioni di incompatibilità, come essere stato RSU nei dodici mesi innanzi l’indizione del concorso, oppure essere docente tecnico-pratico. Nessuna nomina, invece, per il referente tecnico d’aula, che è quello che deve far funzionare tutto, perché l’ufficio scolastico regionale ha detto che tocca agli uffici territoriali, ma all’ufficio territoriale non ne sanno nulla. Individuato pure il personale docente esonerato dalla docenza per essere impiegato in funzione di assistenza e sorveglianza (due persone per turno). Quarantasette classi in tutto fatte entrare alla seconda ora. La prova è scritta ma dematerializzata; invece le schede anagrafiche dei candidati sono stampate (un fogli

Non ce l'aspettavamo...

Sul giornale di oggi la vicenda del Beccaria di Milano, con la classe dei tre studenti non promossi all’esame di Stato. Ignorando affatto il merito dei singoli casi, di cui si occupano e occuperanno assai maggiori sapienti - il giornalista e l’avvocato - per non annegare nell’ampio mare dello sproloquio, e anche per rendere omaggio all'illustre nominato sull'epigrafe del portone, potrebbe aiutare ribadire qualche dato di fatto, oltre che principio giuridico.  Fa straordinaria impressione al grande pubblico - perfino a qualche insegnante o dirigente, dimentico per l’occasione della personale pratica dei consigli di scrutinio - che uno studente sia ammesso all’esame e poi bocciato, tanto più se costui ha già in tasca il destino oltre l’esame, avendo sostenuto prove di ammissione a Università italiane o straniere. È perfettamente irragionevole, infatti, che uno studente, esaminato lungo tutto l’anno scolastico in tutte le materie previste dal suo anno di corso, superata