Paradosso apparente nell’attuale momento politico, in cui la maggioranza degli italiani ha votato per un governo che si dice “del cambiamento” è che da più parti stia venendo rabbiosamente azzannata la cosiddetta “chiamata diretta” degli insegnanti: cambiamento reale, benché timido, nella procedura di assegnazione dei docenti di ruolo alle scuole. Poiché non tutti gli azzannatori hanno la coscienza pulita, e seminano zizzania sul terreno fertile della disinformazione, par bene metter giù, per chi se ne volesse servire, qualche punto chiaro, preciso e indubitabile. Nei due anni in cui è stata vigente, la chiamata diretta non ha alterato granché il panorama nazionale dell’attribuzione dei docenti agli Istituti. È dunque il principio a essere percepito come eversivo: l’abbandono del ricorso a “graduatorie”, istituite a prescindere, nella nomina dei nuovi docenti nelle scuole. La faziosità politico-mediatica fa coincidere questo abbandono con la consegna di una delega in bianco a...
Della stessa autrice: "Per tua norma e deroga, E poi ci hanno dato la stella", Cleup 2019; "Il tappeto e la polvere, Brevi osservazioni sull'Esame di Stato", Cleup 2017. In libreria e su: bit.ly/normaderoga e bit.ly/VidaleIBS https://store.streetlib.com/it/nadia-vidale/per-tua-norma-e-deroga