Nel bailamme di questi giorni per il caso di Palermo, mi torna alla memoria un’insegnante colta, generosa, gentile. Troppo rigida, si disse. Estrema, addirittura. Inflessibile. Ricordo il Collegio Docenti che acconsentì alla sospensione dall’insegnamento, in un clima di popolo arruffato che faceva torto a tutte la parti in causa. Ricordo un gruppo di genitori che sbandieravano i plaid davanti ai giornalisti – i loro figlioli non frequentavano più le lezioni e uscivano dalla classe quando l’insegnante si presentava. Avvolti nelle coperte nel freddo delle mattine d’inverno, fingevano per i fotografi di studiare Tasso da soli, sulle panchine gelide della scuola, ciondolando poi in giro fino al suono della campanella. Ricordo la mitezza suicida di lei, quando la esortai a mettere il suo zelo al servizio di miglior causa: “Ma io ho solo applicato le griglie di valutazione che abbiamo votato all’unanimità nel Dipartimento…” Le griglie improvvide, compilate con riguardo al dove...
Della stessa autrice: "Per tua norma e deroga, E poi ci hanno dato la stella", Cleup 2019; "Il tappeto e la polvere, Brevi osservazioni sull'Esame di Stato", Cleup 2017. In libreria e su: bit.ly/normaderoga e bit.ly/VidaleIBS https://store.streetlib.com/it/nadia-vidale/per-tua-norma-e-deroga