Si esprime sincera e commossa partecipazione alla sfiga di centinaia di insegnanti italiani che nella giornata di ieri, 26 aprile 2019, unico giorno in cui dovevano essere in servizio nelle scuole a settimana corta o con il sabato libero, sono stati colpiti da improvvisa malattia.
Fonti del Ministero della Salute assicurano che il decorso è stato per tutti rapido e favorevole; molti pazienti sono stati immediatamente dimessi dagli studi medici e per alcuni è stata sufficiente la rassicurazione telefonica; qualche ora di ansia in più per quelli i cui medici ricevono solo nel pomeriggio ma, infine, anche per loro è giunta la buona notizia.
Nessuno ha purtroppo potuto fornire la prestazione lavorativa, poiché le prime serie avvisaglie di malattia si erano presentate la sera precedente e il timore di un possibile aggravamento ha sconsigliato a tutti anche solo di approssimarsi alle sedi di servizio.
La causa dell’epidemia sembra essere un virus non particolarmente pericoloso, che però resta nell’organismo e si riattiva anche più volte durante l’anno in situazioni di stress, come lunghi viaggi, grandi mangiate, ritrovi con persone che non vedevi da tanto tempo e avevi le tue ragioni e ti monta il nervoso.
L’Istituto di Sanità ha diffuso un allarmante comunicato sulla elevata probabilità di assistere a un un’ondata di ricadute all’inizio della prossima settimana, a ridosso della festività del 1° Maggio, che potrebbe avere effetti negativi sulla partecipazione della festa dei lavoratori.
Il Ministero dispone, al momento, di un modesto contingente di forze speciali in grado di eliminare gli effetti di virus analoghi (il cosiddetto Corpo Specializzato dei Medici fiscali), non adatte a fronteggiare questa emergenza per le condizioni di estrema fugacità degli attacchi virali, che spesso, al momento dell’intervento, sono già in fase di decisa risoluzione.
Le ultime ricerche si stanno concentrando perciò sui fattori di immunità, perché è provato che molte persone, anche direttamente esposte per lungo tempo al contatto diretto con organismi infetti, sono inattaccabili dal virus. I ricercatori stanno cercando di capirne le ragioni, in modo da mettere a punto terapie capaci di prevenire il contagio o limitare le recidive.
Non resta che augurare ai convalescenti che non abbiano a riportare strascichi invitandoli a cogliere l’occasione di riposo di questo week-end che poi, appunto, c’è il 1° Maggio.
Un virus insidioso, che ha colpito taluni che, nonostante abbiano avuto un giorno in più per riposarsi (il venerdì "libero"), non sono riusciti ad arrivare al sabato con fisico abbastanza temprato.
RispondiEliminaForse, come dici tu, è meglio concentrarsi sui fattori di immunità che hanno permesso ai più di andare a scuola venerdì e pure sabato, facendo persino lo sforzo di fare lezione vera.