Passa ai contenuti principali

Orientamenti

Registrazione intervento incontro Orientamento Padova 7.11.23

http://bit.ly/3TQgeOU




Commenti

Post popolari in questo blog

Diventare Dirigente scolastico - una storia

Io mi sono iscritta al concorso per dirigente scolastico con spirito di rassegnazione: se andrà, lo avrà voluto il destino. Non se andrà bene : il destino, del bene o del male, se ne frega. È per questo che io sono così distante da chi ha scelto la strada che ha portato al recentissimo concorso riservato: il destino, mica puoi pensare di portarlo in tribunale. Io non avrei mai superato le preselettive dei concorsi successivi al mio - quelle che almeno qualcuno ha fatto, accanto a chi ha potuto barattarci la 104 personale. Cento quesiti in cento minuti non è fidarsi del destino, è sudore da telequiz, è competizione. Io non sono una persona competitiva. Destino è compilare puntigliosamente una domanda di partecipazione in cui ti si chiede per quanti giorni sei stato collaboratore del dirigente prima del 2000 e per quanti dopo, e stare a vedere che risultato esce.  È uscito che son finita tra gli ultimi ammessi agli scritti, zona poco sopra il truppone del tappo a pari merito e qual...

È lecito o no pagare il tributo a Cesare? (Mt, 22, 17) o del panino imbottito e la Costituzione

  Li chiamavano “beoti”, come insulto etnico. Il termine è rimasto per dire che qualcuno è un po’ indietro, non capisce le cose al volo e fa anche fatica a seguire un ragionamento. È rimasto, ma si usa pochino; mi è tornato in mente perché mi hanno raccontato questa storiella vera. Il Grande Preside Semprevigile ai bisogni dei suoi ragazzi leggeva un giorno Matteo 25, 35 “Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare” e deve aver visto l’appello di Cristo incarnato nelle nelle loro fauci spalancate. Ha fatto un rapido passaggio negli uffici contabili, anche se le pastoie burocratiche alllungano tutti i brodi, e infatti gli hanno detto che bisognava usare il Mepa, quella bestia che ti sfinisce che alla fine ti passa la fame e quasi lo ha preso lo scoramento e è stato tentato di lasciar perdere. Poi ha incrociato nell’atrio gli occhi grandi di un pelle-e-ossa e un brivido gli è corso nella schiena: “Vuoi vedere che mi muore qui?”. Ma no:  era lo spirito della scuola...

Mi disegnano così (Jessica Rabbit)

Stende la mano un po’ tremante verso quella del Presidente, che gli porge con sorriso confidente il foglio con lo spunto di avvio del colloquio. Lui considera cosa lo aspetta, e fa partire il razzo di uscita. Imbocca una scorciatoia, nota da anni, che consente di superare l’esame anche prima dell’orale, perché il punteggio minimo complessivo di sessanta centesimi è già raggiunto sommando gli esiti delle prove scritte e i crediti. Pur in assenza sostanziale del colloquio, è attribuito inoltre il punteggio minimo della prestazione gravemente insufficiente - tre. Si potrebbe sistemarla questa cosa, si potrebbe scrivere che l’esame si compone di due scritti e un colloquio ma, se il punteggio minimo è già raggiunto con gli scritti, l’orale è facoltativo. A me questa soluzione piacerebbe moltissimo, avendo anche quest’anno contribuito a diplomare studenti dopo colloqui surreali sui quali, ormai, i comici son più bravi a raccontare dei presidenti di commissione. Va detto che il comportamento...